Dopo sette anni di privatizzazione selvaggia del Trasporto pubblico locale (Tpl) ci si interroga ancora se sia stata un bene o un male per la città di Roma quest'aria di liberismo.
Sicuramente un bene, se la vediamo nell'ottica dell'imprenditore, visto che il rischio di impresa è vicina allo zero in un settore finanziato per il 65% dalle tasse dei contribuenti, in un contesto in cui non si sa se i soldi destinati al Tpl vengano poi usati per altri fini aziendali, dove il costo del lavoro è stato drasticamente abbattuto, dove regna la negligenza di chi dovrebbe garantire al cittadino un servizio pubblico di qualità, mentre quest'ultimo continua a non sapere chi è la Tevere Tpl scarl, come inizia il suo percorso nella città di Roma e quali sono i suoi (troppi) limiti, quelli che penalizzano l'utenza di periferia e i lavoratori.
Sicuramente un bene, se la vediamo nell'ottica dell'imprenditore, visto che il rischio di impresa è vicina allo zero in un settore finanziato per il 65% dalle tasse dei contribuenti, in un contesto in cui non si sa se i soldi destinati al Tpl vengano poi usati per altri fini aziendali, dove il costo del lavoro è stato drasticamente abbattuto, dove regna la negligenza di chi dovrebbe garantire al cittadino un servizio pubblico di qualità, mentre quest'ultimo continua a non sapere chi è la Tevere Tpl scarl, come inizia il suo percorso nella città di Roma e quali sono i suoi (troppi) limiti, quelli che penalizzano l'utenza di periferia e i lavoratori.
Pessimo invece è il giudizio di chi vive e lavora grazie ai bus di periferia, di chi vorrebbe il sorriso stampato sul volto dell'utenza, soddisfatta del servizio e convinta sempre più che il mezzo pubblico è la panacea del mal di traffico in questa città, in cui il puzzo dello smog ti rimane nei polmoni per tutta la giornata. E invece sono ancora cui a capire come mai i mezzi sono fermi da tempo immemorabile al deposito, senza scorte che coprano il turno e senza nesuno che si preoccupi di ripararle, come mai alcune aziende usano personale in nero o di bus turistici nel servizio di linea e come mai i controlli latitano. L'Atac è un soggetto fantasma che si preoccupa solo di incassare il denaro proveniente dalla vendita dei biglieti o dalle multe elargite, senza visionare meticolosamente la qualità del servizio pubblico gestito dalla Tevere Tpl.
Atac, se ci sei batti un colpo.......
Atac, se ci sei batti un colpo.......
Nessun commento:
Posta un commento