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venerdì 15 giugno 2007

Qualità nel Tpl della Tevere

Cari cittadini,
in questo periodo di lotta da parte dei lavoratori della Tevere Scarl, le uniche sigle sindacali che sono riuscite ad ottenere qualche speranza dalle Istituzioni comunali sono l'Rdb Cub e la Faisa/Cisal. Le promesse che sono state fatte dal Campidoglio sono abbastanza scontate e non tengono conto dei reali bisogni dei cittadini e degli autisti della Tevere.
Qui non è solo questione di scioperare contro Cialone o qualsiasi altro gestore privato del Tpl: i problemi stanno a monte, poichè nell'ultima gara d'appalto non si è tenuto conto di alcune raccomandazioni della Corte dei Conti, affinchè il Tpl sia veramente un servizio di qualità per la cittadinanza. Si vocifera di dare un contentino alla Tevere Scarl per continuare fino al termine della gara d'appalto, che sarà a fine 2008: ma quanto si può dare ad un'azienda affinchè possa migliorare il servizio? E quali le cose da migliorare? Queste le nostre proposte:
- E' opportuno istituire dei punti di consultazione
anonima della utenza, facilmente accessibili al pubblico, corredati da una
procedura di esame imparziale delle segnalazioni, soggetta a report
periodico, anch’esso accessibile al pubblico. Si verrebbe in tal modo a
determinare un rapporto triangolare il quale, almeno in teoria, dovrebbe
innescare un circolo virtuoso, che orienti l’attività delle imprese gerenti verso
la corrispondenza tra servizi offerti, servizi oggetto della prestazionecontrattuale e servizi attesi dagli utenti. (Relazione Corte dei Conti cap. 1.2.8.h);
- La nuova logica contrattuale dovrebbe comportare la fissazione per via
normativa di requisiti di idoneità chiari e indefettibili per poter assumere o
continuare a gestire servizi di trasporto, evitando di premiare imprese decotte, le
quali scaricano sulla qualità e quantità del servizio la propria inadeguatezza tecnica. (Rel. C. dei C. 1.3.7.b);
- In molti casi, è stato, poi, individuato già a livello legislativo quale criterio di
selezione del contraente quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa che
consente, diversamente da quanto avverrebbe mediante il ricorso al criterio
automatico del prezzo più basso, di dare rilievo a componenti della proposta
contrattuale ulteriori rispetto alla mera convenienza economica. ( Rel. C. dei C. 6.4);
- E' opportuno accettare che, nei costi di un operatore, sia compreso un congruo profitto. E' opportuno che le autorità competenti abbiano la facoltà di chiedere garanzie agli operatori e le garanzie, se del caso, dovrebbero poter essere fornite da terzi, semprechè per fornirle l'operatore non faccia un uso improprio di fondi attribuitigli a fini diversi da un utente pubblico. (Art. 55 del Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio 2000/0212);
- Tra le sanzioni in questione può rientrare il recesso unilaterale anticipato dal contratto (Art.6 bis.1.c del Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio 2000/0212);
- Applicazione PER TUTTE LE CONSORZIATE, e non solo per la Tevere Tpl, dell' articolo 3 del contratto CCNL che prevede una contrattazione aziendale di secondo livello e che dovrebbe cadere a "pioggia" su tutte le aziende (che naturalmente non avviene). Tale integrazione deve appesantire la busta paga quanto quella dei lavoratori Trambus.

Ora, poichè la Trambus prende circa 3,70 euro a Km, la Tevere Tpl 2,30, e il Co.tri 2 scarsi, quanto ha intenzione di sovvenzionare il Comune per diminuire il divario che ci divide dai nostri colleghi più "ricchi" e fortunati?

In questi giorni si sta discutendo il destino di un importante azienda del Cotri, con quasi 80 dipendenti: la Simet Spa.
La suddetta azienda non rispetta appieno il CCNL e la normativa 626, sfruttando fino all'inverosimile i lavoratori, soprattutto quei ragazzi con il contratto a tempo determinato, che pur di non perdere il lavoro, sono costretti a turni massacranti.
Il problema della Simet è un problema comune a tutte le aziende del Cotri, un pò per ingerenza delle aziende ma forse anche a causa del profitto bassissimo a cui vengono costrette: 35 centesimi di euro in meno al Km. rispetto ai colleghi della Tevere Tpl (ex Sita).
In questa azienda ora, a causa delle gravi condizioni in cui gli ispettori dell'Atac hanno trovato i mezzi, c'è la possibilità di ritirare le linee e cederle a chissà quale destino.
Alcuni dei lavoratori della Simet sono già al qurto cambiamento d'azienda in pochissimi anni, e quasi mai sono migliorate le condizioni trovate, rispetto a quelle precedenti: è ammissibile che gli autisti debbano pagare un costo così alto, a causa degli errori della politica e dei Sindacati Confederali Cgil Cisl e Uil?

Impegnamoci seriamente a mandare email di protesta alle segreterie di competenza:

filtnz@uni.net
Fit-Settore_Autoferro@cisl.it
uiltrasporti@uil.it

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